MATERA CAPITALE DEL CALCIO DI BASE: TRE GIORNI DI LAVORI, DIALOGO E VISIONE
Dal 27 al 29 novembre, Matera ha ospitato la riunione del Consiglio Direttivo Nazionale della Lega Nazionale Dilettanti, accogliendo per la prima volta in Basilicata i vertici della governance del calcio dilettantistico italiano. Una tre giorni intensa e di grande valore strategico, promossa dal Comitato Regionale LND Basilicata, che ha trasformato la Città dei Sassi in crocevia di idee, confronto e programmazione.
La scelta di Matera come sede dell’incontro non è stata solo logistica. È stata una scelta identitaria, pensata per legare il lavoro sportivo quotidiano al patrimonio storico e culturale del territorio. Il calcio dilettantistico, in questa visione, si è affermato come strumento attivo di coesione, partecipazione e sviluppo.
Venerdì 28 novembre, nella cornice della città patrimonio UNESCO, si è tenuta la sessione di lavoro del Consiglio Direttivo della LND. Tutti i membri nazionali hanno scelto di essere presenti in Basilicata, rinunciando ad altri appuntamenti previsti sul territorio. Un segnale forte, che conferma la centralità dell’iniziativa e il riconoscimento istituzionale nei confronti del lavoro svolto negli ultimi anni dal Comitato Regionale.
Particolarmente significativa la presenza del Presidente nazionale della LND, Giancarlo Abete, che ha preso parte attivamente a tutte le tappe del programma, contribuendo a sottolineare il valore simbolico e politico dell’appuntamento.
Momento pubblico centrale della tre giorni, il convegno “Sport, Cultura e Territorio. Nuove rotte per il turismo sportivo”, svoltosi la sera del 28 novembre, ha riunito rappresentanti del mondo sportivo, istituzioni e amministratori locali in un confronto aperto e concreto. Al centro del dibattito, le potenzialità dello sport come leva di valorizzazione turistica, rigenerazione urbana, coinvolgimento giovanile e promozione territoriale.
Un’occasione preziosa per riflettere su come il calcio dilettantistico, spesso identificato solo come pratica sportiva, possa invece diventare motore economico e culturale, attivatore di reti locali e ambasciatore identitario dei territori.
Il programma, iniziato giovedì 27 novembre con l’accoglienza dei delegati e incontri informali, si è concluso sabato 29 con attività culturali e visite guidate. Un percorso che ha voluto coniugare l’approfondimento tecnico con l’esperienza del territorio, offrendo ai rappresentanti nazionali l’immagine autentica di una Basilicata capace di accogliere, progettare e proporre.
Il successo dell’iniziativa ha confermato la forza organizzativa del Comitato Regionale LND Basilicata, che negli ultimi anni ha saputo costruire un modello fatto di radicamento, innovazione e visione.
Grande la soddisfazione del Presidente Emilio Fittipaldi, che ha guidato e promosso l’intera tre giorni:
«Abbiamo voluto che questa non fosse solo una riunione di vertice, ma un’occasione per dare valore al nostro territorio. E così è stato. Tutti i componenti del Consiglio Direttivo hanno scelto di essere qui, di conoscere la città, di vivere l’esperienza della Basilicata. Questo è per noi un risultato straordinario, un riconoscimento che dà forza al lavoro che portiamo avanti con coerenza e passione».
«La presenza del Presidente Abete e di tutto il gruppo dirigente della LND – ha aggiunto Fittipaldi – ci dice che la Basilicata è diventata, a pieno titolo, un interlocutore credibile nel sistema nazionale del calcio dilettantistico. E noi vogliamo continuare a costruire reti, a formare dirigenti, a promuovere una visione dello sport che sia educativa, comunitaria e capace di generare opportunità concrete per i nostri giovani e i nostri territori».
La tre giorni materana si chiude dunque con un bilancio più che positivo. Un evento che ha unito sport, cultura e governance, e che ha lasciato nei partecipanti l’immagine di una regione viva, generosa, capace di interpretare lo sport come valore collettivo.
Matera ha saputo accogliere, ispirare, raccontarsi. E il calcio dilettantistico ha dimostrato, ancora una volta, di essere una delle più solide infrastrutture sociali del Paese.
La Basilicata c’è. E guarda avanti.

































































