“Un Secolo d’Azzurro”: la Basilicata celebra la memoria dello sport e l’identità nazionale
Una giornata di grande valore simbolico e civile ha segnato l’inaugurazione a Potenza della mostra “Un Secolo d’Azzurro – In viaggio con la Coppa del Mondo”, ospitata dal Museo Archeologico Provinciale e organizzata dal Comitato Regionale LND Basilicata, con il patrocinio di FIGC, ANCI, Associazione Italiana Calciatori, Regione Basilicata, Provincia di Potenza e APT Basilicata.
L’evento, curato da Mauro Grimaldi per Federcalcio Servizi e promosso dall’Associazione S. Anna di Aldo Rossi Merighi e Sabrina Trombetti, rappresenta una delle più importanti tappe del progetto nazionale dedicato alla storia della Nazionale italiana di calcio.
La scelta di ospitare la mostra a Potenza, nel cuore della Basilicata, ha assunto un significato profondo, trasformando l’iniziativa in un’occasione di promozione culturale, identitaria e istituzionale per l’intero territorio regionale.
Fin da lunedì, giorno dell’inaugurazione, la risposta del pubblico è stata straordinaria: più di duemila studenti lucanihanno già prenotato la visita, a testimonianza di come il progetto abbia saputo intercettare non solo la curiosità sportiva, ma anche la dimensione educativa e formativa dello sport.
Le scuole, i giovani e le famiglie rappresentano infatti il cuore del messaggio di “Un Secolo d’Azzurro”, che trova nella LND Basilicata un interlocutore capace di tradurre il calcio in linguaggio civile, culturale e inclusivo.
Alla cerimonia inaugurale hanno preso parte numerose autorità civili e sportive, a conferma dell’importanza istituzionale dell’iniziativa. Presenti la Vice Sindaca di Potenza Federica D’Andrea, il Presidente della Provincia di Potenza Christian Giordano, l’Assessore regionale Franco Cupparo, il Prefetto Michele Campanaro, il Presidente del CONI Basilicata Giovanni Salvia, il Presidente di Sport e Salute Basilicata Matteo Trombetta, il Presidente del CIP Basilicata Gerardo Zandolino, il Presidente dell’AIAC Basilicata Nicola Angelillo, il Commissario straordinario dell’AIA Basilicata Marco Musolino, il Coordinatore del Settore Giovanile e Scolastico Francesco Iasi, Giovannina Molinari, Coordinatrice Regionale di Educazione Fisica dell’Ufficio Scolastico Regionale, Rocco Galasso, Vicepresidente vicario A.Di.Se, e Leonardo Todaro, Vicepresidente vicario della Divisione Nazionale Calcio a 5, insieme a tutti i vertici del Comitato Regionale Basilicata della LND.
Ospite d’onore il Campione del Mondo 1982 Franco Selvaggi, accolto con grande entusiasmo dal pubblico e dalle istituzioni, testimone di un calcio che ha fatto la storia e che continua a ispirare le nuove generazioni. La sua presenza ha rappresentato il ponte ideale tra memoria e futuro, tra il valore sportivo e la funzione educativa che la mostra intende promuovere.
Nel suo intervento, il Presidente del Comitato Regionale LND Basilicata, Emilio Fittipaldi, ha espresso profonda soddisfazione per il risultato raggiunto:
«Questa mostra non è soltanto un evento sportivo, ma un vero e proprio progetto culturale – ha dichiarato –. Attraverso la storia della Nazionale italiana celebriamo la memoria, l’identità e i valori che lo sport porta con sé: il rispetto, la lealtà, il sacrificio e il senso di appartenenza. Aver portato “Un Secolo d’Azzurro” in Basilicata significa dare voce a un territorio che vive lo sport non come semplice pratica agonistica, ma come strumento di crescita civile e di promozione sociale. Ringrazio il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, per la sensibilità istituzionale e il sostegno concreto, insieme alla Provincia di Potenza, all’APT e a tutti gli enti patrocinanti. Questo progetto dimostra che la Basilicata può essere protagonista di eventi di livello nazionale quando istituzioni e sport lavorano insieme, uniti da una visione comune».
Le parole di Fittipaldi hanno sintetizzato il senso profondo di un’iniziativa che, pur celebrando un secolo di storia del calcio italiano, ha saputo parlare al presente.
La mostra si configura come un percorso immersivo e narrativo, un viaggio nella memoria collettiva del Paese attraverso maglie storiche, trofei, fotografie, palloni e documenti originali. Ogni reperto racconta un frammento del nostro tempo, dal calcio pionieristico di Meazza e Piola fino ai trionfi di Zoff, Rossi, Baggio, Totti e Buffon, fino alle emozioni più recenti incarnate da Donnarumma e dai protagonisti degli Europei 2021.
Ma oltre ai campioni, “Un Secolo d’Azzurro” restituisce un racconto corale della società italiana, dei suoi cambiamenti e delle sue passioni. È il ritratto di un Paese che, attraverso il calcio, ha saputo riconoscersi e unirsi nei momenti più difficili, trovando nello sport una chiave di lettura della propria identità.
Il successo della mostra, dunque, non si misura soltanto nel numero dei visitatori, ma nella qualità del messaggio che trasmette. L’adesione convinta delle scuole, l’entusiasmo dei giovani, la presenza delle istituzioni e la collaborazione delle realtà locali confermano che lo sport può diventare un linguaggio universale di educazione, memoria e cittadinanza.
Il Museo Archeologico Provinciale di Potenza, grazie al lavoro del Responsabile del Polo della Cultura di Potenza, Vincenzo Mitro, ha saputo rappresentare la cornice perfetta per un evento che ha saputo coniugare l’antico e il moderno, il patrimonio materiale delle civiltà del passato e quello immateriale delle emozioni sportive. Un dialogo ideale tra archeologia e calcio, tra storia e contemporaneità, che testimonia come la cultura possa assumere forme sempre nuove e inclusive.
Con questa iniziativa, la LND Basilicata riafferma il proprio ruolo di presidio istituzionale e culturale sul territorio, confermandosi non solo come struttura sportiva, ma come promotore di educazione, cittadinanza e partecipazione.
La mostra resterà aperta fino al 15 novembre, offrendo ai visitatori un’esperienza che va oltre l’esposizione di cimeli: un’occasione per riflettere sul valore dello sport come patrimonio della collettività, come strumento di unione, orgoglio e rappresentanza per l’intera comunità lucana e per il Paese.





