LE SCUOLE PROTAGONISTE DI “UN SECOLO D’AZZURRO”: IL CALCIO COME ESPERIENZA EDUCATIVA PER LE NUOVE GENERAZIONI
A Potenza, la grande mostra sulla Nazionale Italiana si apre agli studenti lucani: un’occasione per riscoprire i valori dello sport, della memoria e della comunità
La storia del calcio azzurro incontra il futuro del Paese. Dal 10 al 15 novembre, la mostra itinerante “Un Secolo d’Azzurro – In viaggio con la Coppa del Mondo”, ospitata presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza, sarà aperta alle visite scolastiche, offrendo agli istituti della Basilicata un’opportunità unica di conoscenza, partecipazione e crescita.
Non si tratta solo di accogliere studenti tra cimeli e trofei: si tratta di riconoscere alla scuola un ruolo centrale in un progetto che vuole andare oltre la celebrazione sportiva. Le nuove generazioni potranno vivere un’esperienza che racconta non solo le vittorie della Nazionale, ma anche l’identità collettiva, il senso di appartenenza e il valore della memoria condivisa.
La partecipazione degli studenti è una scelta precisa, orientata a mettere al centro la funzione educativa dello sport, la capacità del calcio di trasmettere messaggi duraturi, di ispirare comportamenti, di formare coscienze. È un’occasione per restituire al pallone la sua dimensione più autentica: quella che unisce, che insegna, che aiuta a crescere.
«Questa mostra rappresenta una straordinaria opportunità per i nostri giovani – ha dichiarato il Presidente del Comitato Regionale Basilicata, Emilio Fittipaldi –. Non è soltanto un percorso attraverso le maglie e i ricordi della Nazionale, ma un viaggio nei valori che hanno fatto grande il calcio italiano: il sacrificio, la lealtà, il rispetto. Offrire questa esperienza alle scuole significa credere in un calcio che educa, che accompagna, che sa dialogare con le nuove generazioni attraverso il linguaggio della passione e della storia».
Il percorso espositivo – che include anche due sezioni speciali dedicate al Museo di Nicola ed Enzo Raccuglia (NR Museum) e al Museo di Luciano Spinosi – diventa così uno strumento culturale e formativo, rivolto non solo agli appassionati, ma soprattutto a chi vive la fase più importante della crescita: i ragazzi.
Accogliere le scuole in questo contesto significa rafforzare il legame tra sport e formazione, tra territorio e identità, tra comunità e responsabilità condivisa. È la dimostrazione che il calcio, quando interpretato con profondità e consapevolezza, può essere molto più di una competizione: può diventare esperienza civica, memoria attiva, occasione educativa.
L’iniziativa si svolge con il patrocinio dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata (APT), che affianca il Comitato Regionale LND Basilicata nel valorizzare il legame tra sport, cultura e identità territoriale. Il coinvolgimento dell’APT conferma la volontà di promuovere la Basilicata non solo come terra di bellezza e accoglienza, ma anche come luogo in cui lo sport diventa strumento di conoscenza, crescita e coesione sociale.
La Basilicata si conferma così, anche attraverso lo sport, luogo di incontro, di cultura e di partecipazione, in un momento in cui è fondamentale restituire ai più giovani strumenti per leggere il passato e orientarsi nel presente, attraverso ciò che il calcio sa ancora raccontare.





